La Storia dei primi videoregistratori domestici






Dopo il periodo piuttosto lungo della pellicola amatoriale 8 mm e super 8 Anni (50-80)
arriva la videocassetta a nastro magnetico, i formati sono vari ecco un'elenco dei formati più comuni:

Nel 1972 la Philips introdusse nel Regno Unito l'N1500, un formato da 1/2" chiamato VCR che fu in un certo senso l'antenato dei sistemi di videoregistrazione domestica. Quest'ultimo però soffriva di diversi problemi, legati soprattutto alla scarsa durata delle videocassette (60 min circa); ne servivano da 2 a 4 per registrare un film.

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La versione VCR Long Play (mod. Philips N1700) aumentò la capacità delle videocassette rallentando la velocità di scorrimento del nastro magnetico (diminuendo la larghezza delle tracce elicoidali e la banda di sicurezza tra le tracce), ma restò insufficiente per soddisfare la videoregistrazione domestica. Il 1º giugno 1975 la Sony lanciò sul mercato giapponese i primi due modelli di Betamax, l'SL-6300 e l'LV-180. Il Betamax era un formato video da 1/2" migliore del VHS, ma anche più costoso.

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Nel 1976 arrivò il VHS della JVC, molto diverso dal Betamax. Era inferiore in tutto, dalla compattezza delle cassette alla qualità video, ma la durata della registrazione era di 4 ore. A differenza di Sony, JVC cercò altri alleati tra i produttori e tra le case cinematografiche, e questo contribuì a mantenere i prezzi più bassi rispetto al concorrente. Dato che a quei tempi i negozi di videonoleggio noleggiavano anche i lettori, questi si orientarono verso lo standard VHS che consentiva di acquistare interi stock a prezzi ridotti, e ciò innescò una spirale: i negozianti acquistavano i lettori VHS, richiedevano film in VHS e le case cinematografiche "sfornavano" film in VHS. Chi doveva comprare un videoregistratore era quindi spinto all'acquisto da una tecnologia che, seppur inferiore, garantiva maggior compatibilità con i prodotti in commercio.

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Nel 1981 la Philips entrò nel settore con il suo sistema da 1/2" Video2000, tecnicamente all'avanguardia (le testine a posizionamento dinamico fornivano fermo immagine e rallenti senza disturbi - una caratteristica ottenuta dal VHS solo anni dopo, con la terza testina video) e dotato di cassette di grande capienza (si otteneva il doppio della durata capovolgendole, come per le audiocassette). Il sistema però soffriva di una minore qualità del colore e dell'audio, e fu abbandonato nel 1989, non avendo conquistato nessuna fetta significativa del mercato.

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Videoregistratore a nastro magnetico


I videoregistratori a nastro magnetico (anche chiamato "VTR") registrano il video su nastro magnetico. Il nastro magnetico può essere avvolto in bobine aperte o in bobine chiuse in cassette. I primi videoregistratori a nastro magnetico utilizzavano bobine aperte. Solo in seguito furono realizzati i primi videoregistratori a cassetta

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Videoregistratore a cassetta


il videoregistratore a cassetta (anche chiamato "VCR") registrano il video su videocassetta. Tutti i videoregistratori a nastro magnetico erano a cassetta. In ambito amatoriale i videoregistratori a cassetta sono quasi del tutto scomparsi in favore dei registratori DVD.



Fonte WIKIPEDIA

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